Milano, Unione Europea.
La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita
non basta. (Fernando Pessoa)
MODERNA ROSA - recensioni
Lionello M., Roma, 20/02/2015
Un libro di semplice lettura che introduce il lettore nell'affascinante mondo delle rose. L'autrice conduce il lettore in forma poetica ma rigorosa nel comprendere l'argomento, mettendo in evidenza come le rose che allietano i giardini e le nostre case abbiano una storia antica e perenne.
"Il nome Rosa è inscritto, come assai noto, nelle antiche classificazioni panitaliana e paneuropea.
Il grande Plinio lo registra nella sua "Naturalis Historia", e anche Anacreonte, Aristotele, Platone sono noti studiosi e ammiratori della Rosa.
“Io, Moderna, registro Rosa come antico nome derivato da Rhodi, ossia l'Isola delle Rose".
L'autrice ci narra l'avventura di Moderna Rosa che ogni mattina si sveglia e sente parlare in moltissime lingue; non sono solo gli ammiratori ma anche quelli che si occupano della creazione di nuove varietà. Ecco che la Moderna Rosa incontrerà le altre, la Empress Josephine Rose, la Rosa "Souvenir de la Malmaison", la Rosa Cardinal de Richelieu.
Clelia ci spiega che l'ortica difende le rose dai parassiti. Moderna nel suo viaggio non è sola, ma accompagnata da Ronzante, l'ape e da Dioica, l'ortica.
"Il primo scopo di questo mio avventuroso viaggio è la ricerca dei miei genitori. Di loro conosco solo i nomi: Ibrido di Rosa Tea e Ibrido Perenne Cinese. So pure che la capostipite di questa meravigliosa famiglia è la rosa "La France", la prima moderna. Il padrino è il francese Jean Baptiste Guillot".
Rosateca è incastonata in un vasto Orto Botanico, affiancato dalla Via delle Scienze, che ospita altri giardini a tema: il Giardino delle piante bibliche, dei semplici, della musica, etc. Si troverebbe in Toscana ed una stele di tufo segna l'ingresso ove è una lapide. Da qui si va al giardino di Boboli poi si passa per la Galleria degli Uffizi a mirare estasiati la primavera del Botticelli. Mellifera (ape toscana) però è attirata dal praticello, ne esce inebriata e mentre i suoi mille e mille occhi non sanno più su quale fiore fermarsi, se su mirti, fiordaliso, pratoline, rose, etc.; poi, con aria da intellettuale incallita: ecco, da questi versi "Candida è ella, e candida la vesta/ma pur di rose e fior dipinta e d'erba" fu ispirato Botticelli per la sua Primavera. Dopo aver guardato insieme la nascita di Venere, Mellifera spiega come avviene la riproduzione delle api e quale triste fine facciano i maschi.
Da Firenze si va a Genova dove l'ape Zig-Zag esprime la sua gioia. E siamo in Provenza dove ci accoglie Abeille, l'ape francese detta anche la Marsigliese. Volando si arriva a Malmeson la residenza di Joséphine.
"È la primavera del 1804. Nel parco reale avverto un fermento, anch'esso nobile. Un sommesso, frantumato cicaleccio annuncia l'arrivo del rosaista più famoso di Francia, chiamato a disegnare il roseto della Malmaison. André du Pont, munito di carta, penna e attrezzi per misurare, inizia il suo cammino con Joséphine verso l'immortalità,, con la comune passione dell'amore per le rose.
Intanto, Napoleone continua a preparare le sue campagne che lo hanno già portato in Egitto in cerca della gloria, dell'immortalità, e della Stele di Rosetta..."
Nascono le varietà gialle Persian Yellow e Rosa Soleil. Dalla discussione con Abeille nasce la certezza che il colore della prima rosa è giallo!
Nel frattempo il sonno avvolge sia Moderna sia Abeille e nel sogno si scopre che la prima rosa, l'antenata di tutte le rose, è la Rosa Canina.
Caro lettore, ho cercato di spiegare il mondo affascinante di Clelia senza entrare nei particolari. È sicuramente un libro che pụ essere letto a vari livelli, ma sempre molto interessante.


Eugenia d'A., Reggio C., 21/12/2014
L'idea informatrice del racconto è originale e consente all'autrice di passare al lettore l'emozione che suscita il desiderio della ricerca di se stessi. Questa ricerca difficile e pericolosa turba la vita qutidiana ma è così forte che ti spinge a mettere a rischio tutte le tue sicurezze. Si cercano amici che possono sorreggerci, si pensa a rituali scaramantici, ma si va e non si rinuncia a scoprire ogni giorno cose nuove.
E quando non si può si sogna.
E Moderna rosa sogna e nel sogno rivede tutto quello che ha imparato dalla vita come se rivivesse in prima persona anche tutte le esperienze trasmesse da altri.
L'autrice si proietta in una creatura semplice e si traveste rubando alla rosa tutto quello che desidera di più e che già possiede pur temendo di non possedere: la poesia. Il racconto, in forma di prosa piana e musicale, è in realtà una poesia.